Economia Circolare Certificata - La Qualità alla base del progetto

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Grande successo per il convegno Economia Circolare Certificata - La Qualità alla base del progetto che si è svolto ieri nella sala del Consiglio presso la Camera di Commercio di Genova.

L’edilizia del terzo millennio viene fatta, per la maggior parte, ancora con pietre e cemento, con dispendio enorme di materiali, produzione di detriti e inquinamento. Il muratore o l’impiantista, come l’architetto, l’ingegnere o il geometra, progettano ancora con lo stesso metro di valutazione dell’ottocento, avendo solo sostituito il tecnigrafo con il mouse e il PC.

 

Ma oggi la contemporaneità delle tecnologie e delle risorse obbliga il mondo delle costruzioni a porsi domande sul futuro dell’edilizia e del progetto, propedeutico al cambio generazionale del mondo delle costruzioni, dalle grandi imprese ai piccoli manutentori.

Sarà solo il processo, prima del progetto, a garantire che le enormi potenzialità del percorso tecnologico oggi disponibile, possa riverberarsi sul mondo dell’economia e del vivere quotidiano e fare in modo che la Certificazione non sia solo un “pezzo di carta” ma un metodo di progettazione a garanzia della Qualità del prodotto finito.

Il processo di filiera parte quindi dal progetto in BIM ad elementi finiti e non semplici righe; si esplicano attraverso i criteri ambientali minimi, i CAM, che consentono di elevare l’asticella della qualità del progetto stesso; si sviluppano con i protocolli Leed di certificazione del processo seguito, a garanzia della qualità della filiera; sempre sotto l’egida del riciclo, del riuso e della rigenerazione.

Il lavoro che da decenni portano avanti istituti capofila come ENEA, GBC, CNA, gli Ordini professionali e il RINA, con progetti di Rete nazionale e internazionale con BIMItalia e ES-PA, sono oggi fulgidi esempi che consentono di aumentare la qualità del processo aumentando le opportunità di lavoro e sviluppo, in un mondo che deve camminare al passo della contemporaneità.

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