“L’obbligo di emettere fatture elettroniche non dovrà significare costi aggiuntivi per le piccole imprese, e dovrà partire solo dopo un adeguato periodo di sperimentazione.”
È la posizione sottolineata dalla CNA in occasione del Forum della fattura elettronica presso l’Agenzia delle entrate.
La CNA, in particolare, pone sei questioni:
- occorre limitare al massimo le informazioni da indicare in fattura;
- va costruito un metodo di recapito alternativo alle fatture elettroniche che dovrà funzionare in caso di blocchi del sistema dell’Agenzia delle entrate;
- le imprese devono avere la possibilità di indicare la PEC (posta elettronica certificata) del proprio intermediario sia per ricevere le fatture passive sia per le fatture attive;
- la data di emissione della fattura deve essere quella indicata dalla fattura stessa, e il nuovo sistema dovrà limitarsi al ruolo di postino, senza porre termini per la generazione della fattura;
- bisogna abolire l’obbligo di apporre la firma digitale alla fattura elettronica;
- occorre che il sistema garantisca la conservazione elettronica delle fatture sia per gli adempimenti fiscali che per quelli di tipo civilistico.
“La digitalizzazione della contabilità è un vero passaggio epocale – si legge nella nota della CNA – ma per garantire che non arrechi problemi seri alle imprese occorre una proroga dell’entrata in vigore.”