Il Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini è intervenuto al Meeting Nazionale 2016 dei centri privati per le revisioni dei veicoli a motore organizzato da CNA Autoriparzione tramite il Resp.le del Dip.to Sindacale della CNA Liguria Gino Angelo Lattanzi, a Genova lo scorso Sabato 8 Ottobre, sul tema dell'adeguamento tariffario per le revisioni.
"L'adeguamento tariffario ha senso se si sviluppa in una tempistica celere. È necessario preparare due strade per questo obiettivo da una parte tramite il codice della strada, che torna in commissione in senato la prossima settimana, dopo un ritardo dovuto al MEF che l'ha tenuto fermo per 7 mesi, ora in Senato i relatori e il governo sono concordi sugli emendamenti presentati, dunque dovremmo arrivare all'approvazione in tempi brevi. In alternativa dobbiamo pensare ad un accordo tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'Economia e delle Finanze per attuazikne ad uns richiesta legittima e condivisa. L'aumento previsto non è esoso non graverà sulle famiglie dunque è giusto prevederlo essendo fermo da dodici anni magari si può pensare ad un costo percentualizzato."
L'onorevole Senatore Riccardo Nencini è intervenuto nell'ambito della tavola rotonda sulla professionalità e il valore dei controlli per la tutela della sicurezza sulle strade organizzata durante il meeting, insieme all'onorevole Sara Moretto, componente della VI commissione della Camera dei deputati, Maurizio Vitelli, Direttore generale del Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Dirigente del Compartimento di Polizia stradale Liguria Rucci Maria Dolores, come moderatore il giornalista Mauro Rossi di Quattroruote.
"Sarebbe opportuno pensare a rendere obbligatoria le revisioni anche post sinistro, a prescondere da eventuale copertura assicurativa, una sorta di certificazione di conformità dei mezzi post riparazione nell'ottica di rispetto dei parametri di sicurezza" ha commentato l'onorevole Sara Moretto.
"Nel momento in cui disegno di legge delega sulla riforma del codice della strada sarà licenziato dal Parlamento, la Motorizzazione è pronta ed ha le idee chiare su come intervenire tecnicamente sulla revisione del codice della strada" ha dichiarato Maurizo Vitelli.
I centri di Revisione si sono incontrati anche quest'anno a Genova per il Meeting nazionale, di CNA Autoriparazione, sui centri privati per le revisioni dei veicoli a motori. Un appuntamento che coincide con un momento strategico per il settore che conta in Italia 8.159 centri di revisione con oltre 25.000 addetti. Siamo infatti alla vigilia dell’imminente recepimento della Direttiva Comunitaria e al tempo stesso un Disegno di Legge delega, in Parlamento, chiamato a dettare i principi ispiratori che dovranno essere recepiti nella riforma del Codice della Strada.
Il Meeting è stato aperto dal saluto del Presidente della CNA Liguria Marco Merli e dalla Consigliere Regionale Lilly Lauro che ha portato il saluto del Presidente della Regione Liguria On.le Giovanni Toti.
"Si tratta di un appuntamento importante dove CNA Autoriparazione, ha chiesto alla politica e all'amministrazione di cogliere il momento per sopperire alle carenze e le distorsioni che il settore sta vivendo" ha dichiarato il Presidente Nazionale di CNA Autoripazione Franco Mingozzi.
"E’ necessario intervenire per ridefinire un quadro normativo chiaro che non lasci spazi ad interpretazioni o discrezionalità, con un regime sanzionatorio certo ed efficace di cui oggi si sente particolare bisogno. Le lacune normative creano aree di concorrenza sleale che penalizzano fortemente le imprese che operano nel rispetto delle regole, emettono a serio rischio la sicurezza stradale. - Spiega Antonella Grasso Responsabile Nazionale CNA autoriparazione - Le nostre imprese hanno investito moltissimo in questi anni, finanziando, in maniera sostanziale, l’attuazione del nuovo protocollo informatico MCTCNet2 e dimostrando ancora una volta di essere partner affidabili della P.A. La qualità e la professionalità che nostri centri esprimono necessita di sostenibilità economica e non può essere garantita a costo zero. Un aggiornamento delle tariffe non è più rinviabile, senza contare che con il recepimento della nuova direttiva le imprese dovranno far fronte ad ulteriori investimenti in attrezzature e formazione dei propri responsabili tecnici."