Abolire sussidi all’autotrasporto penalizza l’intero settore

caravan or convoy of red trucks on highway picture id992850928CNA Fita è del tutto contraria alla eventuale abolizione delle misure di sostegno a favore dell’autotrasporto. La bozza del decreto sul clima prevederebbe la progressiva cancellazione dei sussidi fiscali considerati dannosi per l’ambiente, tra cui quelli per l’autotrasporto merci. Un provvedimento negativo per l’intero settore.  In particolare il rimborso delle accise sul gasolio per autotrazione che consente agli autotrasportatori italiani di contenere il divario rispetto al prezzo pagato in altri Paesi. Qualunque riduzione delle agevolazioni non può avvenire se non dopo l’eliminazione di tutte le componenti accessorie che gravano sulle accise. Un lungo elenco in cui compaiono ancora il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935 e la crisi di Suez del 1956”.

 

Il settore dell’autotrasporto condivide le politiche a favore dell’ambiente e della sostenibilità ma sottolinea che non è possibile immaginare riduzioni dei sussidi ambientalmente dannosi senza una valutazione dell’impatto che tali misure comportano sull’intero sistema economico e soprattutto senza prima rispettare impegni già presi come la destinazione di risorse per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Infatti ancora si è in attesa della concreta costituzione del fondo per l’autotrasporto con una dotazione di 100 milioni di euro.

Per promuovere il ricambio dei veicoli, è necessario un approccio che aiuti le imprese di autotrasporto a superare le criticità ed intraprendere un percorso virtuoso. A tal proposito, tra le azioni che il Governo potrebbe introdurre, vi è anche quella di ritornare a pubblicare i “valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio” con tutte le indicazioni di costo originariamente previste nella prima delibera del MIT del 24 Febbraio 2015.

Tra le cose che servono di più a questo settore, non solo in termini di condizioni per ridurre l’inquinamento ma anche per poterlo rilanciare e renderlo più appetibile alle nuove generazioni, c’è quindi quella di introdurre un meccanismo che gli consenta di acquisire direttamente sul mercato il giusto riconoscimento di un lavoro svolto con tanti sacrifici ed estrema professionalità.