Molte sono infatti le novità riguardo gli incentivi e i crediti d’imposta scattati dal primo luglio 2020 con l’obiettivo di combattere la crisi economica post Covid19. Questa scadenza interessa, infatti, vari interventi, il superbonus del 110% per le ristrutturazioni green, in primis. Lo sconto fiscale, spalmato per 5 anni, vale per la riqualificazione energetica degli edifici e per la messa in sicurezza anti-sismica. Sia nel caso di opere che riguardano i condomini che le unità indipendenti ci deve essere o la coibentazione dell’edificio e/o la sostituzione della centrale termica/caldaia con una ad alta efficienza.
Uno strumento pensato per dare una risposta alla crisi del turismo e previsto proprio dal decreto Rilancio è il bonus vacanze. L’agevolazione che è destinata ai nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 40mila euro, per il pagamento di servizi offerti in Italia dalle imprese turistico-ricettive, gli agriturismi e i bed&breakfast aderenti, spetta nella misura di 150 euro per i nuclei composti da una sola persona e fino a 500 euro per i nuclei da 3 o più persone. Si può utilizzare per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Potrà essere richiesto fino al 31 dicembre di quest’anno.
Meno contanti per favorire l’avanzata dei mezzi di pagamento digitali: dal 1° luglio scatta un nuovo tetto all’uso del contante che scenderà da 3mila a 2mila euro mentre diminuirà l’onere in capo a esercenti e professionisti per i pagamenti con carte e bancomat. Una strategia cashless, obbligatoria ma di tipo non sanzionatorio, che prevede il credito d’imposta del 30% sulle commissioni date dalle transazioni degli strumenti tracciabili. Il credito di imposta maturato sarà utilizzabile in compensazione a decorrere dal mese successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta.
Da luglio 16 milioni di lavoratori dipendenti avranno una busta paga più pesante. Come? Attraverso un beneficio deciso con l’ultima legge di Bilancio che arriva in parte come aumento in busta paga e in parte come riduzione delle prossime imposte fino a dicembre 2020. L’intervento interessa direttamente sia i lavoratori dipendenti del privato sia una buona parte dei dipendenti pubblici, con redditi annui fino a 40 mila euro. Per chi già beneficiava del bonus Renzi (tra 8mila e 24mila euro di reddito) l’importo passa così da 80 a 100 euro al mese, che andranno anche a chi ha redditi tra 24 e 28mila euro.
Occhio alle scadenze anche per gli assegni familiari. Da mercoledì via alle richieste online per i dipendenti del settore privato che possono presentare le domande per ottenere il riconoscimento degli assegni al nucleo familiare validi dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021. La richiesta va presentata all’Inps solo per via telematica.
Il calendario fiscale – ultimo, non per importanza – vede la fine del periodo di moratoria previsto per gli adempimenti il cui termine naturale sarebbe scaduto tra l’8 marzo e il 31 maggio. Come, ad esempio, la registrazione dei nuovi contratti di locazione o comodato.