Decreto ristori: "Oltre 100mila imprese della ristorazione inspiegabilmente escluse".

pizza al taglio e1603992453156“Oltre 100mila imprese del settore della ristorazione sono inspiegabilmente escluse dagli indennizzi previsti con il Decreto ristori -. Dichiara Massimo Giacchetta Presidente Cna Liguria  -. Abbiamo evidenziato la problematica scrivendo ai nostri parlamentari spezzini perché le attività coinvolte direttamente e indirettamente dalle nuove restrizioni sono oltre un milione”.

“Per quanto riguarda la ristorazione – spiega il Presidente Cna Liguria - risultano escluse tutte le imprese che svolgono l’attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato della ristorazione: pizzerie a taglio, gastronomie, rosticcerie, piadinerie, gelaterie non sono ammesse ai contributi nonostante stiano accusando da tempo vistosi cali di fatturato. Queste attività devono essere assolutamente comprese nel comparto della ristorazione quando si parla di indennizzi, anche perché sono sempre inserite nei provvedimenti e nelle disposizioni in materia di obblighi e norme di sicurezza”.

“Confidiamo che l’esclusione dal Decreto sia una banale ma grave svista e che l’esecutivo porrà rimedio con tempestività -. Aggiunge Giacchetta -. Il provvedimento consente, infatti, ai Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico di estendere la platea dei beneficiari in qualsiasi momento.

“E’ necessario ora proseguire il confronto con le associazioni datoriali per individuare un metodo chiaro preciso e coerente per definire il perimetro delle misure di ristoro.  Urge ampliare l’ambito di intervento alle attività delle filiere – conclude Giacchetta  - che sono le più colpite dalla pandemia e ulteriormente penalizzate dalle restrizioni per contenere il virus. Un lungo elenco, oltre 100mila attività, che comprende ad esempio bus turistici, tintolavenderie, fotografi che non possono essere ignorate.