“Il pronunciamento negativo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in Lussemburgo, relativa alla proroga delle concessioni demaniali marittime al 2020, rappresenta un colpo durissimo per l’intero sistema turistico nazionale. Tocca adesso al governo trovare gli strumenti che consentano alle 30mila imprese balneari italiane di proseguire la propria attività, garantendo gli investimenti realizzati, i livelli di occupazione e il lavoro di una vita”.