Lavorano due ore di più al giorno e hanno sei clienti in meno: questa la giornata tipo di un acconciatore o di un estetista rispetto a prima che scattasse la chiusura forzata. A fotografarla una indagine condotta dal Centro studi Cna in collaborazione con le imprese del settore benessere su un campione di titolari di centri di acconciatura e di estetica iscritti alla Confederazione. Un campione rappresentativo a livello nazionale per dimensione, specializzazione, localizzazione.
Il potenziamento al 110% degli incentivi fiscali per i lavori di efficientamento energetico e per l’edilizia sostenibile può generare una scossa positiva all’economia.
CNA valuta in modo positivo il rafforzamento dello strumento ed apprezza che nel DL Rilancio sia stata introdotta, finalmente, la possibilità di trasformare le detrazioni in crediti fiscali cedibili anche alle banche e intermediari finanziari. CNA auspica che il contributo venga esteso anche alle seconde case e agli immobili strumentali.
Gli Artigiani e le Piccole Imprese hanno proposto, poco più di un mese fa, 12 misure straordinarie per limitare il tracollo economico e rimettere in moto la ripresa del Paese.
Molti risultati sono già stati raggiunti.
Sulle restanti misure stiamo lavorando con impegno per centrare tutti gli obiettivi entro il prossimo decreto semplificazione. Vogliamo che il manifesto-appello voluto dall’Italia degli imprenditori diventi una concreta realtà. Solo così gli Artigiani e le Piccole Imprese potranno avere strumenti e risorse per affrontare e vincere questa difficilissima sfida.
Ricavi quasi dimezzati nel 2020 con il turismo che prevede una contrazione del 66,3%, giudizi in prevalenza negativi sui provvedimenti finora adottati dal Governo per contrastare la crisi provocata dalla pandemia, sette imprese su 10 hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, forti criticità per l’accesso al credito. Sono i principali risultati della rilevazione effettuata dalla Cna su un campione di circa 14mila imprese per fotografare una crisi senza precedenti.
• mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; • guanti in lattice, in vinile e in nitrile; • dispositivi per protezione oculare; • indumenti di protezione quali tute e/o camici; • calzari e/o sovrascarpe; • cuffie e/o copricapi; • dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; • detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
che viene effettuata con l’invio: - dell’importo del rimborso richiesto, - del codice fiscale dell’impresa e - del codice fiscale del legale rappresentante, come risultati dal certificato camerale.
Come orientarsi tra le misure a sostegno delle piccole e medie imprese presenti? Non tutte le attività hanno le stesse esigenze: per questo meglio scegliere il supporto dei referenti dell’Ufficio Credito Cna a disposizione in tutte le province della Liguria. Intanto, ecco la sintesi delle misure accessibili: “Nel Decreto Liquidità (D.L. 8 aprile 2020, n. 23) sono previsti vari interventi a favore delle PMI -. Spiega Daniela Locati, referente dell’Ufficio Credito Cna Liguria -. Analizziamo insieme le varie possibilità per capirne vincoli e opportunità di utilizzo”.
Il Decreto Liquidità (D.L. 8 aprile 2020, n. 23) all’art.13 lettera m) ha previsto una nuova modalità operativa per il Fondo Centrale di Garanzia PMI. Sono ammessi alla garanzia del Fondo nuovi finanziamenti fino a 25.000 euro (che rappresentino non più del 25% dei ricavi del soggetto richiedente) con copertura al 100% a favore di piccole medie imprese e persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19. "Pur accogliendo positivamente qualsiasi misura di sostegno alla liquidità delle imprese in questo difficilissimo momento - commenta Massimo Giacchetta, Presidente cna Liguria -, non possiamo non rilevare le criticità riscontrate nel ricorrere a questa formula da parte delle imprese”.
Sono trascorsi ormai quasi due mesi dall’esplosione dell’emergenza sanitaria COVID-19. In questo periodo il Governo è intervenuto varando misure di contenimento della diffusione dell’epidemia imponendo limitazioni agli spostamenti e allo svolgimento delle attività economiche e al contempo ha varato misure a sostegno dell’economia e dell’occupazione.
Fin dall'inizio dell’emergenza epidemiologica legata al virus COVID-19 l’attività della Protezione civile della Liguria è stata indispensabile al pari dell’incommensurabile impegno di tutto il comparto sanitario. I volontari della Protezione civile ligure sono impegnati nell‘organizzare e svolgere la consegna delle mascherine alla nostra stessa Confederazione per la distribuzione alle imprese in attività.
Quasi 30mila imprese italiane in meno nei primi tre mesi del 2020. Il saldo peggiore da sette anni a questa parte. Una sorta di anticipo dello tsunami che l’epidemia di Coronavirus ha scatenato e che del periodo in esame ha effettivamente coperto solo una ventina di giorni. Aggiungendosi, altresì, a una crisi latente: l’ultimo trimestre del 2019 aveva già lasciato sul terreno circa 21mila imprese. A registrare il crollo è stata l’indagine periodica di Unioncamere-Infocamere sulla nati-mortalità delle imprese.
CNA Benessere e Sanità rinnova l’allarme sul dilagare dell’abusivismo che penalizza le imprese di acconciatura ed estetica e mette a rischio la salute delle persone. Il Presidente di CNA Benessere e Sanità, Antonio Stocchi, ha inviato una lettera al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al presidente dell’Anci, Antonio De Caro, nella quale evidenzia che le imprese regolari sono oggi chiamate “a contrastare più di prima il diffondersi dell’esercizio abusivo della professione. Le innumerevoli segnalazioni che CNA Benessere e Sanità sta ricevendo, confermano, purtroppo, il dilagare di una pericolosa pratica illegale, che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che si attengono al rispetto delle regole”.
DECRETO LIQUIDITA’ (D.L. 8 aprile 2020, n. 23) - Art. 13
Sintesi Fondo di Garanzia al 100% per FINANZIAMENTI FINO A € 25.000 PER LE PMI
Previa autorizzazione CE (già intervenuta), sono ammessi alla garanzia del Fondo nuovi finanziamenti (effettivamente aggiuntivi) con copertura al 100% a favore di PMI e persone fisiche esercenti attività d’impresa o professioni la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19 (come da autocertificazione).
Nuovi Finanziamenti fino a € 25.000 con garanzia del 100% Fondo Centrale:
nel limite del 25% dei ricavi del soggetto richiedente, risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale (per i soggetti costituiti dopo il 1 gennaio 2019, da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione);
durata fino a 72 mesi e preammortamento di 24 mesi (quindi rimborso del capitale dopo 2 anni);
aggiuntivi rispetto alla situazione debitoria dell’impresa nei confronti della banca prima dell’entrata in vigore del decreto;
accompagnati da autocertificazione attestante i danni causati dall’emergenza COVID-19.
Misure forti e straordinarie per superare l’emergenza sanitaria ed economica provocata dal coronavirus tutelando salute, livelli di reddito e tessuto produttivo; definire un percorso chiaro e ordinato per la “riapertura”, e un progetto per offrire una visione del futuro dell’Italia con riforme e interventi per rimuovere le criticità strutturali di cui soffre il Paese.
E’ molto critico il giudizio della Cna sul pacchetto di misure per il credito contenuto del decreto liquidità pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. "Il testo non soddisfa l'urgenza di mettere a disposizione di tutti gli operatori economici la minima liquidità necessaria a far fronte alle spese correnti che devono essere onorate per non far saltare tutta la catena dei pagamenti -. Commenta Massimo Giacchetta Presidente Cna Liguria -. Senza liquidità non si potranno pagare stipendi, affitti, fornitori mettendo in crisi famiglie e altre imprese”.